IL FIUME OFANTO

L’Ofanto è il fiume principale della Regione Puglia ed uno dei più importanti del sud Italia; si sviluppa per 134 km lungo tre regioni dell’Italia meridionale: Campania, dove nasce nei pressi della città di Torrella dei Lombardi; attraversa per un breve tratto la Basilicata; sfocia nell’Adriatico sulle coste pugliesi tra Barletta e Margherita di Savoia.
Le sue caratteristiche cambiano lungo il percorso: se nel tratto appenninico il suo regime è torrentizio, nel tratto pugliese pianeggiante il regime diventa costante.
Lungo il suo percorso e di alcuni suoi affluenti, le acque sono raccolte in invasi che approvvigionano sia l’acquedotto pugliese che l’acquedotto lucano.
Storicamente il Fiume ha assunto un ruolo di notevole importanza nella struttura dell’intero territorio.
Molti sono i siti di importanza archeologica disseminati lungo il suo alveo; si ricordano i villaggi sorti nel I millennio a.c. quali Venusia, Forentum, Canusium e Cannæ; proprio quest’ultimo sito sarà palcoscenico nel 216 a.c. della famosa battaglia in cui i Cartaginesi di Annibale sconfissero i Romani.
Naturalisticamente il Fiume riveste una notevole importanza per tutto il suo bacino idrografico che si estende per 2780 kmq.
Il sistema vegetativo cambia al variare dell’altitudine a cui scorre l’Ofanto.
Se nel tratto appenninico sono presenti boschi riparali composti da pioppi, salici, frassini, ontani e varie specie di querce (roverella, cerro, leccio), nel tratto più pianeggiante si riscontra la presenza di una vegetazione ripariale molto prossima
all’alveo del fiume, composta da pioppi bianchi (Populus alba), pioppi neri, salici,
olmi, canneti e piante palustri che occupano la parte spondale del fiume.
A seguito dei monitoraggi condotti dalla Regione Puglia sono stati riscontrati i seguenti habitat nell’ambito della Rete Natura 2000 di cui uno prioritario:
3150: Laghi eutrofici naturali con vegetazione del Magnopotamion o Hydrocharition;
3250: Fiumi mediterranei a flusso permanente con Glauciumflavum;
3280: Fiumi mediterranei a flusso permanente con vegetazione dell’alleanza Paspalo-Agrostidion e con filari ripari di Salix e Populus alba;
6220*: Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea;
62A0: Formazioni erbose secche della regione submediterranea orientale (Scorzoneretaliavillosae)
92A0: Foreste a galleria di Salix alba e Populus alba.
La fauna che caratterizza l’Ofanto è tipica degli ambienti fluviali e più in generale acquatici. Tra le specie maggiormente presenti si possono citare tra il beccamoscio, pendolino, cannaiola, cannareccione, passero, cardellino, verzellino, gazza ladra, folaga, gallinella d’acqua; nitticore, tarabusi, pittime, beccacce di mare, cannareccione, ballerine bianche e gialle, gabbiani, cormorano, airone cenerino, airone rosso, tuffetto, garzetta, avocetta, cavaliere d’Italia, beccapesci, svasso maggiore, germano reale, mestolone, noriglione, moretta, marzaiola, piro piro, corriere piccolo, tortora, quaglia, cappellaccia, tordo, fringuello, storno; vi è la presenza anche di specie rapaci quali il falco grillaio e il gheppio.
Tra queste vi sono alcune inserite nella Lista Rossa Italiana: Acrocephalusmelanopogon (Forapaglie castagnolo); Anas clypeata (Mestolone); Anas strepera (Canapiglia); Aythyafuligula (Moretta); Ciconia nigra (Cicogna nera); Circus aeruginosus (Falco di palude); Circus pygargus (Albanella minore); Coraciasgarrulus (Ghiandaia marina); Falco.
Oltre all’avifauna vi sono specie acquatiche quali pesci ed anfibi tra cui: carpe, carassi, cavedani, anguille, rane e bisce.
Di notevole importanza è la presenza della Lontra che ha trovato nelle ripe del fiume le opportune condizioni per la sua sopravvivenza.